Scopri il tuo pH e scegli il tuo detergente!
È fondamentale per ogni donna seguire un’adeguata igiene intima, a seconda delle differenti esigenze che caratterizzano le fasi della sua vita: infanzia, adolescenza, età fertile, gravidanza e menopausa.
In particolare, il nostro corpo è una macchina perfetta in cui, normalmente, tutto funziona in maniera regolare, grazie alle sue naturali difese. È fisiologico, però, che fattori esogeni e/o endogeni alterino questo equilibrio e, di conseguenza, anche le esigenze di benessere dello corpo stesso cambino.
Nella donna, questi cambiamenti sono principalmente cadenzati dalle diverse età del suo ciclo di vita. È necessario, dunque, prima di tutto, conoscere il proprio corpo per dargli tutte le attenzioni che merita quotidianamente.
Lo sapevi che ad ogni fase del tuo ciclo di vita corrisponde
un livello di pH differente?
Una corretta igiene intima rappresenta l’alleata principale del tuo benessere quotidiano e comincia necessariamente con la scelta del prodotto per la detersione di queste zone. È buona regola, infatti, scegliere un detergente specifico e non lo stesso prodotto che si usa per il corpo, dal momento che le tue parti intime hanno un pH differente rispetto alle altre parti del corpo.
Quale detergente intimo è più adatto a te?
Un buon prodotto per l’igiene intima deve avere quattro caratteristiche fondamentali:
1. Dovrebbe rispettare il pH dell’ecosistema vaginale
L’ecosistema vaginale è protetto dagli attacchi degli agenti patogeni esterni e dalle alterazioni interne principalmente grazie ad un meccanismo di difesa garantito da valori di pH approssimativamente compresi fra 3.5 e 5.5, nei quali i lattobacilli di Doderlein esercitano a pieno regime il loro ruolo di difesa immunitaria. Il tutto avviene sotto l’egida degli ormoni estrogeni che variano ciclicamente la loro presenza a seconda delle fasi di vita di una donna:
fino alla pubertà, infatti, la quantità di estrogeni circolanti nella bambina è scarsa, così come scarsa sarà la presenza di glicogeno (zucchero) nelle mucose.In queste condizioni i lattobacilli di Doderlein sono assenti e il pH vaginale, piuttosto che acido sarà neutro.
Ciò rappresenta, a differenza di quanto si crede, una situazione a rischio di vaginiti e infezioni per le bambine proprio perché l’apparato genitale non possiede ancora un sistema efficace di difesa.
In età fertile, invece, si assiste ad una ricca produzione estrogenica, responsabile di un aumento di volume delle mucose e di glicogeno che verrà trasformato in acido lattico, permettendo l’acidificazione del lume vaginale intorno a valori di 3,5-4,5.
Bisogna prestare attenzione – poi – durante i giorni delle mestruazioni, in quanto l’acidità tende a ridursi esponendo la donna ad un elevato rischio di infezioni.
Nel momento della perimenopausa e successivamente della menopausa, gli estrogeni vengono prodotti in maniera irregolare fino a scomparire del tutto, di conseguenza si ritorna ad una condizione di pH molto simile a quella dell’infanzia, con valori prossimi alla neutralità. Oltre al rischio maggiore di infezioni, si assiste anche a fenomeni di secchezza e prurito a causa dell’assottigliamento dell’epitelio vaginale e di una ridotta lubrificazione.
Quindi, il tuo detergente intimo dovrebbe consentire di mantenere inalterata l’acidità naturale dell’ambiente vulvovaginale durante l’età fertile. Durante l’infanzia e la menopausa, è opportuno scegliere un detergerete adatto al pH all’incirca neutro.
La funzione di questi composti nei detergenti intimi è quella di catturare residui e impurità da eliminare, che successivamente vengono trascinati via durante il risciacquo. Se però troppo aggressivi, i tensioattivi possono indebolire i lattobacilli, che non riescono così a mantenere il giusto grado di acidità. Inoltre, possono danneggiare lo strato superficiale delle mucose genitali, provocando una perdita di resistenza della superficie e spianando la strada all’insorgenza di germi patogeni.
Ad esempio il Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES) sono i tensioattivi più comunemente utilizzati nei prodotti cosmetici, ma anche quelli con maggiori effetti irritanti e sensibilizzanti sulla pelle.
I Parabeni ed i Tiazolinoni sono conservanti, di origine sintetica, altamente utilizzati in cosmesi in quanto capaci di evitare lo sviluppo di colonie microbiche all’interno del prodotto e di allungarne la durata. D’altra parte, tali ingredienti comportano il rischio di provocare delle irritazioni cutanee, reazioni allergiche ed altri danni a carico delle mucose e della pelle, assolutamente riconosciuti dalla bibliografia scientifica internazionale.
4. Dovrebbe avere una profumazione priva di allergeni
La presenza di sostanze chimiche fortemente allergizzanti, all’interno della profumazione del detergente, a contatto giorno dopo giorno con la mucosa genitale, può infatti dare origine a reazioni indesiderate, quali prurito e bruciore.